Revisionismo storico bipartisan in consiglio comunale a San Dona’ di Piave. Sulla scia della risoluzione votata in parlamento Europeo il PD vota con Fdi e Lega la mozione che accomuna Comunismo e Nazismo. Un insulto alla verità, un insulto alla resistenza, alla stessa costituzione italiana che porta la firma di Umberto Terracini, dirigente del partito comunista italiano e per lunghi anni rinchiuso nelle galere di Mussolini. Non è un caso che questa mozione venga proposta dalla destra Italiana ed in particolare da Fratelli d’Italia, le cui nostalgie e richiami al ventennio fascista sono noti. È intollerabile che venga votata da un partito in cui molti dirigenti e militanti vengono proprio dal partito che fu la forza più organizzata e più determinata nella resistenza al nazifascismo e ne pagò il prezzo più alto con il sangue di migliaia di suoi militanti.
Ancora una volta si dimentica che la resistenza Yugoslava fu la risposta popolare alla aggressione degli eserciti di Hitler e Mussolini che avevano invaso il loro paese. Una aggressione che fu segnata, come l’Italia invasa dai nazisti, da stragi ed eccidi che colpirono popolazioni inermi. Si dimentica che migliaia di soldati italiani si unirono alla resistenza Yugoslava in risposta al massacro di Cefalonia e altri perpretati dalle truppe tedesche dopo l’8 settembre. Si cerca di accomunare il nazismo al comunismo di cui il Fascismo fu fino alla fine fedele alleato per legettimarne gli eredi. Accade già in alcuni paesi dell’Est Europa dove vengono ricordati come eroi nazionali i battaglioni delle SS locali che furono tra i più feroci esecutori dello sterminio dei loro concittadini di origini ebraica.
Chiediamo a tutte le forze che si richiamano alla resistenza e alla costituzione italiana che da essa deriva apertamente di opporsi a queste mistificazioni della storia e al tentativo di riscriverla per legettimare gli eredi del fascismo nel nostro paese. Circolo rifondazione comunista Veneto orientale.
Paolo Benvegnù Segretario regionale Rifondazione Comunista